18 dicembre 2021
prima assoluta
Teatro India | Teatri di Vetro Festival _ Roma
figure isolate
isolamento della figura
il corpo è la figura
soggetto e oggetto insieme
distruggere la chiarezza con la chiarezza
ciò che accade o è già accaduto o è sul punto di accadere
dissezione del corpo
un corpo fatto a pezzi
autopsia delle posture
montaggio de-anatomico
il corpo si piega su se stesso
8 - 11 dicembre 2021
residenza creativa
Il Lavatoio | Santarcangelo Festival
lavoriamo sui dettagli, sulle luci, sui suoni
4 dicembre 2021
ASSIMILIA deposito dettato 85010
Sala Consiliare del Comune di Pietrapertosa
la gente si siede davanti e di lato
una fila di bambine e bambini, immobili per tutto il tempo
nessuno/a guarda il cellulare, sono concentrate/i
poi, quando tutto è finito, ci parlano:
- quel corpo in scena era il mio
- per tutto il tempo mi sono chiesta se ero dentro la mia testa o nella tua testa
- un viaggio introspettivo, tante emozioni nei tuoi movimenti maestosi
- sei riuscita a farmi venire i brividi
- un tuffo tra il mio mondo e il tuo mondo
29 novembre - 4 dicembre 2021
residenza creativa per
ASSIMILIA deposito dettato 85010
Pietrapertosa (PZ)
la traduzione dalle immagini al corpo
la traduzione dal corpo alla parola descrittiva
la traduzione dalla parola al corpo
a Pietrapertosa innestiamo una nuova traduzione, dalla parola descrittiva in italiano alla parola descrittiva in dialetto lucano di Pietrapertosa
si è formato un comitato di cura delle cittadine e dei cittadini.
qualunque problema viene risolto dal comitato.
la sindaca Rocca Maria Cavuoti è colonna portante
incontriamo Rocca Maria Cavuoti, Emanuela Nardi, Teresa Colucci, Ottorino Dema, Lucia Lauria, Maria Pina Cavuoti
e le alunne e gli alunni della scuola elementare e media Michele Garaguso, Giovanna, Roberta, Maria Cristina, Iacopo, Maria Giuditta, Gian Vito, Antonella, Michael, Maria Immacolata, Giovanni, Giada, Ilaria, Gabriel, Giovanni, Francesco, Francesco, Flavio, Mirella, Sofia, Rebecca, Christian, Saverio, Marina, Matilde, Giacinto, Angelica, Sofia, Aurora, Lucia Pia, Greta, Giacomo, Stefano, Rossana, Francesco, Nicola, Gabriele, Rosangela, Marica, Riccardo
si aprono discussioni, tra di loro e con noi.
la parola “falange” in dialetto non esiste!
neanche la parola “bacino”!
le voci di tutte e tutti entrano nel file audio della performance, si innestano con la mia voce, con i suoni creati da Stefano
la sala consiliare non offre molte possibilità. ha una colonna nel mezzo, illuminazione al neon, impossibile appendere luci.
Stefano gira per Pietrapertosa con la sua telecamera.
riprende dettagli. scritte sui muri, finestre, grate, segni
una volta montate, quelle immagini diventano la luce, la traccia visiva di ASSIMILIA deposito dettato 85010
ps: 85010 è il CAP di Pietrapertosa
proviamo in una sala del Comune, la sala consiliare è spesso occupata da riunioni
20 - 21 novembre 2021
residenza creativa
sala balletto del Teatro Galli di Rimini
8 - 10 novembre 2021
residenza creativa
Il Lavatoio | Santarcangelo Festival
24 - 28 ottobre 2021
residenza creativa
EXATR | Città di Ebla _ Forlì
il 24 ottobre Catia Gatelli vede una prova:
lavora sullo sguardo del pubblico, lo sposta
si creano come delle zoomate sui dettagli del corpo
è rituale, ha qualcosa di sacro
è un corpo destrutturato, a pezzi
12 - 16 ottobre 2021
residenza creativa
sala balletto del Teatro Galli di Rimini
lavoro insieme a Stefano Murgia
arrivano i primi suoni
dopo una prima giornata di prove ci rendiamo conto che il titolo non può essere OtherNess [ del resto avevo già forti dubbi ]
il titolo è ASSIMILIA
nasce quasi per gioco, ma ASSIMILIA è il plurale neutro (nominativo, accusativo e vocativo) di ASSIMILIS
ASSIMILIA “delle cose simili”
com’è triste ASSIMILIA!
la coreografia utilizza progressivamente sempre meno spazio, tende a chiudersi nel centro
le luci potrebbero sottolineare questa chiusura?
il punto di vista è frontale?
il 14 ottobre Isabella Bordoni vede una prova, ora ci sono dei suoni creati da Stefano.
Isabella dice:
io spettatrice sono testimone di qualcosa che accade a te
la gonna lunga è cerimonia
è un territorio del lutto
sono istruzioni di una nascita
il corpo è obbediente - è un tempo che obbedisce al tempo - è disobbedienza
è una denuncia civica
forse sbaglio interpretazione quanto ti guardo, sempre, nei tuoi spettacoli
dove interpreto fallisco perché reinterpreto il fallimento
disobbedienza alla natura
vedo forte una relazione NATURA | CULTURA
mi ricorda “Persona” di Bergman
Stefano dice:
vedo un personaggio in una zona privata, intima. innesca un meccanismo voyeuristico
27 - 30 settembre 2021
residenza creativa
sala balletto del Teatro Galli di Rimini
circoscrivo lo spazio
ora è quadrato
6.5 x 6.5 m
nessun lato è più importante di un altro così come nessun arto, nessun pezzo di corpo è più importante di un altro.
domande:
la velocità della voce è sempre la stessa e il corpo reagisce in modo diverso?
la velocità della voce cambia?
il corpo reagisce sempre o soccombe?
per ora ho una traccia audio di 40 minuti
sono frasi tronche, secche, sono indicazioni chiare senza sbavature - lo definiamo un linguaggio economico
il 29 settembre Laura Gemini viene a vedere una prova
vede un’evoluzione, o meglio una serie di stadi:
sociale (piano delle immagini) - relazionale (piano della trasmissione) - individuale (questo lavoro)
le torna in mente Deleuze e gli studi su Francis Bacon
pur in assenza di suoni o musiche, dice di essere stata ferma, immobile a guardare per 30 minuti
26 giugno 2021
prova aperta
Teatro Felix Guattari / Masque Teatro
due ore prima della prova aperta (durata 25 minuti) provo a ripetere i 20 minuti nati in questi giorni indossando una gonna lunghissima (lunga un metro in più oltre i piedi)
decido di indossarla per la prova aperta, spinta anche da Roberta.
il panneggio caduto
non c’è musica, ma solo un battito, un ritmo costante, un suono con tono molto basso
mi restituiscono queste parole:
conflitto
figure e non immagini
indecenza del corpo (come nuda vita)
bambole di tribù africane di cannibali composte da pezzi di corpi diversi
bambole dissezionate e ricomposte di Hans Bellmer
mette in discussione l'autorialità
forte coerenza nella sua disorganicità
una persona dice: lo guarderei per ore
dovrò circoscrivere lo spazio
24 giugno 2021
arriva Roberta
dopo avere visto un filato: figure che appaiono e scompaiono
un deposito di reperti, frammentato
l’idea è quella di salvare la danza (io dico, di salvare la vita per essere vissuta e non subita)
Roberta mi aiuta a orientarmi nello spazio, a dipanare la matassa
ci interroghiamo sullo sviluppo
capiamo che l’unica cosa che posso controllare e decidere è la modulazione delle tensioni del corpo e il punto di vista (ovvero le direzioni delle figure in rapporto alla visione frontale)
lavoro sugli STATI DEL CORPO
20 - 27 giugno 2021
residenza creativa
Teatro Felix Guattari / Masque Teatro
parto dai file audio generati nei mesi precedenti
lavorando perdo l’orientamento, non so dove sono esattamente nello spazio, mi perdo. la concentrazione sull’ascolto e la conseguente esecuzione delle mie/sue parole dette/dettate mi portano a non sapere cosa succede fuori, sono isolata
la mia stessa voce mi entra da fuori
aprile maggio 2021
lavoro a casa
scompongo le posture
smembro le posture nate dagli archivi retinico-mnemonici (raccolta di immagini provenienti da gruppi di 40 persone), le frantumo in mille pezzi per ricomporle nel corpo attraverso un processo aleatorio di ricostruzione, andando a generare figure e non più immagini.
il processo
disseziono le posture presenti negli archivi e le catalogo secondo una logica anatomica: posizioni del corpo (in piedi, seduta, prona, supina…) / del braccio destro / del braccio sinistro / del busto / della testa / della gamba destra / della gamba sinistra / delle dita delle mani e dei piedi / dei polsi / delle caviglie…
le posture diventano pezzi di corpo separati uno dall’altro.
le posture si rompono
mischio i pezzi di corpo secondo una logica aleatoria
li registro in voce
si creano nuove posture ricomposte a caso.
ora il braccio destro appartiene a una postura, il braccio sinistro a un’altra, il busto a una terza e così via.
registro le nuove posture. i file audio diventano la guida ai movimenti del mio corpo
auto-eterodirezione
la partitura del corpo è creata dalla voce
23 - 29 marzo 2021
residenza creativa
Teatro Felix Guattari / Masque Teatro
il titolo è OtherNess
sotto il titolo, nel quaderno, scrivo [ sarà questo il titolo? ]
le prime tracce di lavoro:
- ricomporre un intero
- attingere dal percorso di ELP
- panoramica sui percorsi
- riattraversare i materiali in relazione agli spazi
- come si connettono gli spazi alle posture?
- reimmersione in ciò che c’è già rispetto al rapporto che quelle figure hanno con gli spazi
- rapporto tra le varie posture dei vari dispositivi | dove si toccano e dove non si toccano
- partire dal finito per renderlo informe
prima scheda di presentazione:
“Cosa significa ripercorrere alcune tappe che hanno segnato il progetto ELP?
Cosa può portare la reimmersione nei materiali generati dalla ricerca sulle immagini, dimenticandosi delle immagini, andando oltre quel fuoco originario per scavare la cenere che forse nasconde ancora brace ardente? Quegli spazi chiusi che hanno arginato il corpo ora cercano un’esplosione, esigono una messa a fuoco del corpo fuori dai confini. Non si tratta di scavare nelle forme ma di liberare le forme deformandole, uscendo dallo spazio che le contiene. OtherNess allora non è un’immersione negli archivi ma è la polvere che riveste gli archivi, è quella sostanza che si riproduce inesorabilmente malgrado noi.”
danzo e parlo
racconto le posture
scrivo molto
sussurro danzando
danzare un discorso
[ … ] che cosa si può intendere per clinamen? La parola latina significa due cose: denota, da un lato, il movimento di reclinare fino a cadere, l’inclinazione di un corpo. [ … ] D’altra parte, il clinamen denota la deviazione del movimento: Lucrezio ne ha ricavato la sua teoria della creazione dei corpi e della materia. Scopriamo così che il movimento della caduta, semplice e senza deviazione (in quanto tale, bisognoso di una comprensione fenomenologia), mostra tuttavia un insieme di biforcazioni possibili dove, improvvisamente, agiscono forze in conflitto, tensioni deviate.
[ … ]
Didi-Huberman
clinamen | biforcazioni | caduta
tensioni | compromessi | condensazioni | spostamenti
dinamica di biforcazioni
inversioni dinamiche
Ninfa, l’eroina impersonale del Nachleben - Warburg
[ … ] il movimento di caduta della Ninfa è, insieme, sensuale e mortifero: finirà, è prevedibile, nel rifiuto e nell’informe.
[ … ]
Didi-Huberman
panneggio
piega
estensione - intensità
inerenza
inviluppo
foto Santa Cecilia
[ … ] le sopravvivenze, per definizione, investono qualcosa come l’inconscio del tempo [ … ]
Didi-Huberman
crudeltà dialettica
esercizio della crudeltà
l’antico visto in modo nuovo che permette di scoprire differenti gradi di plasticità
il ritmo è cruciale
polvere
materia abortita
inorganico
[ … ] La forma del vivente, quando cessa di vivere, partorisce qualcosa che non è l’informe per semplice negazione - per semplice scomparsa, per semplice privazione - ma l’informe per sopravvivenza, l’informe dotato della capacità di proliferazione, manifestata dalle colonie di microbi, dai mucchi di vermi brulicanti, dagli sciami di mosche o dalle brigate di fantasmi. In questo processo il panneggio è sempre presente: supplemento di grazia nella figurazione umana, diventa supplemento d’orrore nella carogna disumana.
[ … ]
Didi-Huberman
ARCHIVIO DELL’INFORME
l’informe non esiste senza una teoria dei montaggi
il campo dell’informe è un luogo di sopravvivenze
[ … ] l’informe non è la negazione della forma ma piuttosto esso pone la forma come piegata. [ … ]
Deleuze
[ … ] per aprire gli occhi bisogna saperli chiudere. L’occhio sempre aperto, sempre in stato di veglia diventa secco. Un occhio secco, in permanenza, forse vede tutto, ma guarda male. Paradossalmente, per guardare bene ci occorrono tutte le lacrime di cui disponiamo.
[ … ]
bisogna accettare che le nostre palpebre sbattano. Allora salgono le lacrime, mentre il visibile si nasconde dietro il sottile panneggio delle nostre palpebre.
[ … ]
Didi-Huberman
l’informe non è la mancanza di forma
è la deformazione della forma
arriva la crisi…
le parole di Roberta Nicolai che mi vengono in soccorso:
l’uso della parola è interno al progetto
vuoti - il tuo discorso sulla danza è pieno di vuoti
sguardo cinematografico del pubblico teatrale
messa in affresco
un caleidoscopio | un meccanismo multiplo
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