english version below
concept e coreografia Paola Bianchi | danzato e creato da Barbara Carulli e Valentina Foschi |
sound design Stefano Murgia | costumi Cristiana Curreli | produzione PinDoc |
coproduzione Liberty / Stagione Agorà | con il contributo di MIC e Regione Siciliana
realizzato nell’ambito del progetto Voci dalla storia ideato da Liberty e sostenuto da Unione Reno Galliera, Città Metropolitana di Bologna, Comuni di Baricella, Granarolo dell’Emilia, Malalbergo e Minerbio, Parco della Memoria Casone del Partigiano “Alfonsino Saccenti”, con il contributo di Regione Emilia Romagna
foto Federico Pitto
Le persone deportate nei campi di sterminio nazisti venivano chiamate “pezzi” dai loro carnefici. Esseri umani ridotti a numeri e cose diventano facile bersaglio di torture e vessazioni, rendendo possibile la messa in atto di azioni atroci. Deumanizzare è il modo più semplice per non provare pietà, per uccidere spietatamente.
PEZZI è una serie di brevi azioni coreografiche che possono essere presentate in luoghi non teatrali.
PEZZI nasce dalla trasmissione via audio della descrizione di alcune posture presenti nel solo di Paola Bianchi […] KZ e dal passaggio istantaneo e diretto dalla parola al corpo (eterodirezione), un passaggio da corpo a corpi mediato dalla parola. Una parola che è stata motore di […] KZ e che diventa veicolo di trasmissione tra corpi: dalle voci di 51 deportate e deportati politici registrate su audiocassette al corpo di Paola Bianchi — dal corpo di Paola alla sua voce registrata — dalla voce di Paola ai corpi di Barbara Carulli e Valentina Foschi. Una continua oscillazione tra voci e corpi. Un passaggio di memorie che, attraverso i corpi nella scena, riporti l’attenzione su tutti i genocidi, passati e presenti. Per non dimenticare e non abbassare la guardia, mai.
PEZZI nasce dalla trasmissione via audio della descrizione di alcune posture presenti nel solo di Paola Bianchi […] KZ e dal passaggio istantaneo e diretto dalla parola al corpo (eterodirezione), un passaggio da corpo a corpi mediato dalla parola. Una parola che è stata motore di […] KZ e che diventa veicolo di trasmissione tra corpi: dalle voci di 51 deportate e deportati politici registrate su audiocassette al corpo di Paola Bianchi — dal corpo di Paola alla sua voce registrata — dalla voce di Paola ai corpi di Barbara Carulli e Valentina Foschi. Una continua oscillazione tra voci e corpi. Un passaggio di memorie che, attraverso i corpi nella scena, riporti l’attenzione su tutti i genocidi, passati e presenti. Per non dimenticare e non abbassare la guardia, mai.
PEZZI è parte del progetto ELP | CORPI RECLUSI
english version
PEZZI
concept and choreography Paola Bianchi | created and danced by Barbara Carulli and Valentina Foschi | sound design Stefano Murgia | costumes Cristiana Curreli | production PinDoc | coproduction Liberty / Stagione Agorà | with the contribution of MIC and Regione Siciliana
realised within the context of the project Voci dalla storia conceived by Liberty and supported by Unione Reno Galliera, Metropolitan City of Bologna, Municipalities of Baricella, Granarolo dell'Emilia, Malalbergo and Minerbio, Parco della Memoria Casone del Partigiano "Alfonsino Saccenti", with the contribution of Regione Emilia Romagna
ph. Giulia Abrassi
People deported to Nazi death camps were called “pieces (pezzi)” by their executioners. Human beings reduced to numbers and things became easy targets for torture and harassment, making it possible to enact atrocities. Dehumanizing is the easiest way to feel no compassion, to kill mercilessly.
PEZZI is a series of short choreographic actions that can be presented in non-theatrical venues.
PEZZI was born from the transmission via audio of the description of some postures in the solo by Paola Bianchi [...] KZ and the instantaneous and direct passage from the word to the body (heterodirection), a passage from body to bodies mediated by the word. A word that has been the driving force behind [...] KZ and that becomes a vehicle of transmission between bodies: from the voices recorded on audiotapes of 51 Italian people deported for political reasons to Nazi death camps during World War II to Paola Bianchi's body-from Paola's body to her recorded voice-from Paola's voice to the bodies of the dancers. A continuous oscillation between voices and bodies. A passage of memories that, through the bodies on stage, brings attention back to all genocides, past and present, in order not to forget and not to let our guard down, ever.
PEZZI is part of the ELP | RECLUSE BODIES project
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