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La memoria procede a ritroso e penetra nel passato attraverso il velo dell’oblio: si incammina su tracce sepolte e disperse, e ricostruisce testimonianze significative per il presente.
Aleida Assmann
Invitata dall’associazione Liberty a partecipare al progetto Voci dalla storia, per molti giorni non ho fatto altro che ascoltare le interviste raccolte nel 1995 da Fiorella Rodella, allora studentessa oggi psicoterapeuta. Voci di persone sopravvissute alle torture e all’orrore dei campi di sterminio: antifasciste/i, partigiane/i, militanti, cittadini e cittadine che si erano opposti al regime fascista e per questo deportati nei campi di Dachau, Mauthausen, Auschwitz, Buchenwald. Interviste toccanti e potenti, registrate su trenta audiocassette e custodite in una valigia chiusa per quasi trent’anni. Riportate alla luce dal progetto Voci dalla storia quelle cassette, ora digitalizzate, sono diventate il materiale vivo su cui abbiamo lavorato. Una domanda si è imposta immediatamente: come fare i conti con una memoria che sta lentamente scomparendo insieme alle ultime persone sopravvissute a quell’orrore? Come rendere viva la memoria? Cosa significa accogliere immagini-ricordo, mettere in movimento immagini-dolore, immagini-trauma? Nell’impossibilità del racconto del trauma, il mio corpo diventa cimitero di memorie, inventario della perdita, un luogo di ristagno e rinascita di immagini destinate alla sparizione, dove oblio e memoria, presenza e assenza si alternano nel tentativo di trasmettere un’esperienza intrasmissibile.
Voci dalla storia è un progetto ideato da Liberty e sostenuto da Unione Reno Galliera, Città Metropolitana di Bologna, Comuni di Baricella, Granarolo dell’Emilia, Malalbergo e Minerbio, Parco della Memoria Casone del Partigiano “Alfonsino Saccenti”, con il contributo di Regione Emilia Romagna
ELP | CORPI RECLUSI ha finora generato:
[…] KZ
PEZZI
VOICE OVER
BIBLIOGRAFIA
Aleida Assmann Ricordare. Forme e mutamenti della memoria culturale - Il Mulino
Charlotte Beradt Il Terzo Reich dei sogni - Meltemi
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english version
ELP | RECLUSE BODIES
Invited by the Liberty Association to participate in the Voci dalla storia project, for many days I did nothing but listen to the interviews collected in 1995 by Fiorella Rodella, then a student and now a psychotherapist. Voices of Italian people who survived the torture and horror of the death camps: antifascists, partisans, militants, citizens and citizens who had opposed the fascist regime and for this reason deported to the camps of Dachau, Mauthausen, Auschwitz, Buchenwald. Touching and powerful interviews, recorded on thirty audiocassettes and kept in a closed suitcase for almost thirty years. Brought to light by the Voci dalla storia project those tapes, now digitized, became the living material on which we worked. One question immediately arose: how to come to terms with a memory that is slowly disappearing along with the last people who survived that horror? How to make memory alive? What does it mean to take in images-remembrance, to put into motion images-pain, images-trauma? In the impossibility of recounting trauma, my body becomes a graveyard of memories, an inventory of loss, a place of stagnation and rebirth of images destined for disappearance, where oblivion and memory, presence and absence alternate in an attempt to transmit an intransmissible experience.
Voci dalla storia is a project conceived by Liberty and supported by Unione Reno Galliera, Città Metropolitana di Bologna, Municipalities of Baricella, Granarolo dell'Emilia, Malalbergo and Minerbio, Parco della Memoria Casone del Partigiano “Alfonsino Saccenti,” with the contribution of Regione Emilia Romagna
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