ASSIMILIA

english version below
coreografia, danza, voce Paola Bianchi 
sound design Stefano Murgia 
disegno luci Paolo Pollo Rodighiero 
tutor Roberta Nicolai 
sguardo esterno Ivan Fantini 
costumi PianoB 
residenze artistiche Teatro Felix Guattari - Masque Teatro; Teatro Galli, Rimini; Santarcangelo Festival 
produzione PinDoc 
coproduzione Teatri di Vetro; Città di Ebla 
con il contributo di MiC e Regione Sicilia



foto Margherita Masè

Una danzatrice munita di auricolari esegue una coreografia sotto dettatura. Le indicazioni stringenti di una voce registrata modificano ininterrottamente la postura dell’interprete assoggettandola a una volontà esterna che, malgrado il proprio dominio, non può annullare del tutto le variazioni di tensione con cui la danzatrice agisce la coreografia. Ne deriva un incessante conflitto tra la voce che prescrive e il soggetto che esegue; un conflitto vissuto intimamente nella scena, conflitto di cui siamo resi testimoni ma che a ben vedere ci riguarda in prima persona. 
Com’è triste ASSIMILIA!


ASSIMILIA è il risultato di una lunga analisi intorno al corpo come luogo di deposito delle immagini, e di un lungo processo di ricerca che si è sviluppato attraverso alcuni passaggi:
 • creazione di tre archivi retinico-mnemonici (memorie occidentali, altre memorie, corpi della protesta) attraverso il coinvolgimento di tre gruppi di 40 persone a ognuna delle quali è stato chiesto di individuare le immagini fissate nella memoria visiva personale e collettiva, immagini simbolo che sottolineano un cambiamento del corso della Storia, immagini iconiche che si fissano nella memoria personale proprio per la loro valenza collettiva.
• Incarnazione delle immagini ricevute in diverse partiture di danza che confluiscono in una creazione scenica, un solo di danza. Il corpo dell’artista diventa esso stesso archivio e deposito di immagini corporee in un processo di riattualizzazione organica della Storia. 
• Ogni solo è stato sezionato e le posture di cui il solo è composto sono state descritte verbalmente e registrate in voce diventando file audio e andando a costituire tre archivi di posture.
• Le posture presenti negli archivi sono state dissezionate e catalogate secondo una logica anatomica (posizioni del corpo / del braccio destro / del braccio sinistro / del busto / della testa / della gamba destra / della gamba sinistra). Le posture sono diventate allora pezzi di corpo separati uno dall’altro, sono stati mischiati secondo una logica aleatoria e registrati in voce, andando a generare figure e non più immagini, in un rimando evidente alle bambole dissezionate e ricomposte di Hans Bellmer.
ASSIMILIA è parte di ELP | ARCHIVI FRANTUMATI




english version

ASSIMILIA

choreography, dance, voice Paola Bianchi 
sound design Stefano Murgia
light design Paolo Pollo Rodighiero
tutor Roberta Nicolai
outside perspective Ivan Fantini
costumes PianoB
artistic residencies Teatro Felix Guattari | Masque Teatro; Teatro Galli, Rimini; Santarcangelo Festival
production PinDoc 
in coproduction with Teatri di Vetro, Città di Ebla
with the contribution of MiC and Regione Sicilia



photo Margherita Masè


A dancer wearing earphones performs a choreography under dictation. The strict instructions of a recorded voice continuously modify the posture of the performer, subjecting her to an external will which, despite its dominance, cannot completely cancel the variations of tension with which the dancer acts out the choreography. The result is an incessant conflict between the voice that prescribes and the subject that performs; a conflict that is intimately experienced on stage, a conflict to which we are made witnesses but which, on closer inspection, concerns us personally. 
How sad is ASSIMILIA!

ASSIMILIA is the result of a long analysis around the body as a place of deposit of images, and of a long research process that developed through some steps:
 • Establishment of a retinal-mnemonic archive by asking about 40 people to identify images fixed in their personal and collective visual memory, symbolic images that underline a change in the course of history, iconic images that are fixed in personal memory precisely because of their collective value. So far, three retinal-mnemonic archives have been created: WESTERN MEMORIESOTHER MEMORIES and BODIES OF PROTEST.
 • Creation of three Paola Bianchi’s dance solos through a long process of embodying a selection of the images received. The initial retinal-mnemonic archive enters her body and her body itself becomes the archive and repository of those images in a process of organic re-actualisation of history through an anachronic montage.
 •  Each solo has been dissected and the postures of which the solo is composed have been verbally described and recorded as audio files, contributing to three archives of postures
 • Each posture was dissected and catalogued according to an anatomical logic (body positions / right arm / left arm / torso / head / right leg / left leg). The pieces of the body, separated one from the other, were mixed according to an aleatory logic, generating figures and no longer images, in a clear reference to Hans Bellmer's dissected and recomposed dolls. 
Directed by her own voice (signifying the extent to which moral and juridical law is absorbed by the individual) and equipped with earphones, Paola Bianchi is subjected to incessant vocal inputs that forces her to continuously modify her posture without being able to follow her own will, acting exclusively in a very limited field of choice linked to variations in the tension of the body and directions in space.
ASSIMILIA is part of ELP | SHATTERED ARCHIVES



































































































































































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